I Personaggi - Graziano Turrini

Vai ai contenuti

Menu principale:

I Personaggi

Barnaba Zago e la chiavetta del male

I PERSONAGGI


Barnaba ZAGO - LUPIN. Nato a Verona il 30 luglio 1986. Segno zodiacale: Leone. Cresce nel quartiere di Porto San Pancrazio, tra le case popolari e la campagna, con Federico Gherli. Amici d'infanzia e, proprio per questo, fortemente competitivi tra loro. Frequentano assieme elementari, medie e istituto professionale: meccanica per Barnaba, elettronica per Federico. Poi le loro strade si separano: Barnaba abbandona la scuola dopo la terza superiore (nel 2003, a 17 anni non ancora compiuti) mentre Federico prosegue fino alla maturità. Barnaba inizia a lavorare in un'officina meccanica (serramenti) e, dopo due anni, entra da Conforti (Casseforti e Sicurezza in generale) nella ditta di San Martino Buon Albergo. Rimane a lavorare come operaio specializzato e poi tecnico installatore fino alla primavera del 2013, a 27 anni, poi si licenzia. Nel frattempo ha già iniziato la sua seconda attività, portando a segno tre colpi negli ultimi due anni. Dal 2013, invece, si dedica a tempo pieno al nuovo lavoro.
Carattere: spensierato, socievole, ribelle, risoluto, determinato, schietto, ironico, seducente, perspicace, intelligente, irresistibile, affabile, burlone, felice, estroverso, incantatore.
Fisico: alto 1.70. Longilineo, asciutto e nervoso. Spalle dritte. Braccia lunghe, magre e muscolose. Gambe lunghe e slanciate, muscolose. Capelli corti e neri, ricci e arruffati. Occhi tondi, scuri ma sereni e brillanti, sotto due ciglia folte. Viso affilato e spigoloso, ma sempre sorridente e simpatico.
Soprannome: Lupin

Federico GHERLI - FEDE. Nato a Verona il 1° maggio 1986. Segno zodiacale: Toro. Fino alla terza superiore segue Barnaba Zago nel percorso scolastico. Si diploma in elettronica (maturità in istituto professionale parificato) poi trova lavoro come programmatore in una ditta con sede principale a Milano. Lavora quattro anni a Milano, poi ottiene il trasferimento a Verona (nel 2010, a 24 anni). Nel frattempo specializza la sua passione e porta avanti la sua seconda attività: quella di hacker.
Impegnato politicamente (non a caso è nato il Primo Maggio, nella Festa dei lavoratori) dà spesso una mano ai compagni dell'ultrasinistra per manifestazioni e/o volantinaggi. Vive in un appartamento mansardato a San Zeno, in Vicolo Cicale, ereditato da una vecchia zia, dove si trova ogni lunedì sera con gli amici a giocare a poker.
Fisico: altezza media, secco come un chiodo
Soprannome: Fede

Anastasia CATALANI - CLICK. Nata il 1° aprile 1988 (Ariete ascendente Sagittario) al sud, sotto l'Aspromonte, tra Bagnara Calabra e Favazzina, con a destra la Statale 18 Tirreno Inferiore e a sinistra la ferrovia (attraversando la quale si trova la scogliera e il mare). Dopo il Liceo Artistico a Milano frequenta dei corsi di fotografia e comincia a lavorare in proprio per matrimoni e altri eventi religiosi. Fornisce servizi fotografici anche ai periodici locali.  
Carattere: affettuosa, altruista, anarchica, anticonformista, diretta, espansiva, estroversa, impetuosa, istintiva, passionale, ribelle, sensibile, sincera, spensierata, spontanea, trasparente.   Fisico: alta 1.65. Fisico asciutto e nervoso. Capelli neri, ribelli e corti, spesso spettinati. Piercing nei lobi dell'orecchio destro, sul lato destro del labbro superiore e sullo zigomo sinistro. Carnagione scura, sempre abbronzata. Occhi chiari e luminosi, tra il grigio e l'azzurrino (come la madre), sempre aperti al mondo.
Soprannome: Click

Attilio CATALANI. Nato a Bagnara Calabra il 22 settembre 1958. Rimane vedovo di Anita Greco a 32 anni, quando Anastasia ha solamente due anni. Affida la bambina alla sorella (zia Carmela) che la alleva fino all'età di tredici anni. Nel 2002 il trasferimento a Milano (dove Anastasia si iscrive al Brera, il più prestigioso Liceo Artistico Statale della capitale finanziaria italiana). Nel 2012 chiede e ottiene il trasferimento a Verona ("una città più tranquilla") e acquista un appartamento in zona Corso Milano. Anastasia rimane col padre per un anno poi, nell'estate del 2013 (25 anni), prende in affitto un monolocale a San Zeno e va a vivere da sola. Attilio Catalani rimane altri due anni a lavorare alla Caserma Centrale di Via Salvo D’Acquisto per poi, nella primavera del 2015, farsi trasferire a Sant'Ambrogio, dove acquista una villetta in collina.
Carattere: triste, taciturno, riflessivo, riservato, perspicace, benevolo, coraggioso, equilibrato, guardingo, generoso.
Fisico: alto 1.70. Fisico robusto e corporatura tarchiata, poco atletico. Spalle larghe. Sguardo immobile e impassibile, spesso malinconico. Capelli castano scuro, con qualche rara sfumatura di grigio. Occhi scuri e profondi, tondeggianti.
 
Mario BOTTECCHIA - IL BOTTA. Nato a Mantova il 20 maggio 1977. Di professione idraulico. Sposato con Sandra Vizzi, ha tre figlie (Lara di 13 anni, Mara di 11 anni e Sara di 9 anni, nate in ordine alfabetico). Dopo il matrimonio si trasferisce a Mozzecane, dove si è costruita una bifamiliare con il fratello (artigiano, con impresa edile).
Carattere: allegro e gioviale nella vita, nel gioco si trasforma diventando un agguerrito concorrente per chiunque, anche per i più abili avversari che fronteggia, solitamente al venerdì o al sabato, nei tornei di Texas Hold 'em.
Fisico: basso e rotondetto, ricorda nemmeno tanto vagamente le sembianze delle barrique usate per affinare il prezioso liquido rosso che scorre a fiumi nelle enoteche veronesi. Viso ovviamente rotondo, rubicondo e paffuto, con le guance perennemente colorate di rosso. Porta un paio di baffi neri, corti e ben curati, sormontati da un naso eccessivamente a patata.
Soprannome: Il Botta
 
Riccardo FURIONI - IL GEOMETRA. Nato nel 1978 a metà strada tra Livorno e Grosseto, nel mezzo di quella Maremma che nelle sue imprecazioni, per bene che vada, è sempre maiala; in un giorno non ben definito tra ottobre e novembre, probabilmente quello in cui prese inizio la Rivoluzione Bolscevica del 1917. Si sposa con Alice Bonelli nel 2003 ma, dopo un paio d'anni, si separa perché lei lo scopre a letto con la sorella, Stefania Bonelli, con la quale si sposerà l'anno successivo e dalla quale si separerà nel 2008. Non ha figli né donna fissa. Lavora su contratto per una grossa impresa edile del veronese ma anche per privati (pratiche di abitabilità, accatastamento, ampliamento, etc.).
Vive in zona di Negrar, Valpolicella, in un mini appartamento di un grande casale agricolo ristrutturato. Due volte la settimana va in palestra (fitboxe e kravfit) per scaricare la tensione accumulata nelle sue giornate.
Carattere: lunatico, animalesco, anticonformista, umorale, ironico, scorbutico ma sincero, passionale e bugiardo, suscettibile ma affettuoso.
Fisico: altezza media, robusto, snello e potente, senza un filo di grasso.
Viso: occhi chiari e luminosi, leggermente allungati a mandorla. Barba corta, incolta e irregolare. Capelli castano chiari, appena appena ondulati, portati abbastanza lunghi.
Soprannome: Il Geometra

Daria BOLLA - La veterinaria. Nata nel 1988 a Verona. Single. Fa la veterinaria per amore e per passione. Ha uno studio in città, nel quartiere di Borgo Trento, in società con altre due ragazze veterinarie come lei. Ogni suo momento libero lo passa al Rifugio per cani della Bassona dove opera gratuitamente. Aveva conosciuto Barnaba in una delle sue quotidiane passeggiate in riva all'Adige, dalla parte destra, dove non ci sono automobili. Un incontro casuale tra due amanti dello sport, dell'aria sana e della solitudine. Si erano subito piaciuti e, mettendo in chiaro le cose, avevano cominciato a frequentarsi saltuariamente, quando uno dei due sentiva il bisogno di compagnia.

Ettore Girardi (Angelino) - Barista. Nato nel 1935 a Verona. Nipote di Angelino Girardi, che negli Anni Venti aveva aperto un bar alla Bassona. Il padre (Benvenuto Girardi) era stato ucciso dai fascisti e lui, a nemmeno dieci anni, si era messo a fare la staffetta per i partigiani.
         
Bea (Beatriz Ruiz Ocampo) - Fotografa - Poetessa - Pittrice. Nata nel 1975 a un'altitudine di quasi 2.000 (per questo sostiene di essere sempre in volo e di sapersi staccare dai problemi quotidiani), a Victoria de Durango, capitale dello Stato di Durango, in Messico. Figlia di un diplomatico, iniziò gli studi negli Stati Uniti e li terminò a Roma. A inizio millennio lascia la famiglia e si trasferisce a Verona. Va a vivere in Valpolicella, in una porzione di rustico di proprietà di Elektra Argenti (anche lei pittrice).

Antonio POLITANO - Socio di Barnaba.  Hanno lavorato assieme per un certo periodo presso la Sistemi Sicuri srl di San Martino Buonalbergo, una ditta che si occupava della progettazione e installazione di impianti di sicurezza antintrusione e videosorveglianza sia nel settore civile che militare. Antonio Politano, di origine calabrese da parte di padre ma nato a Verona, si occupava dell'analisi del rischio e della progettazione, mentre Barnaba - che, grazie al diploma di perito meccanico, aveva precedentemente lavorato per tre anni presso la più famosa azienda di casseforti di Verona - era addetto all'installazione e alla successiva manutenzione. Nel rapporto professionale, però, non erano mai andati oltre un saluto cortesemente indifferente e di circostanza: ognuno si faceva cordialmente i fatti propri, insomma. Questo comportamento era durato qualche mese, e precisamente fino a una notte dei primi di dicembre nella quale si erano casualmente incontrati - a un'ora molto sospetta - a passeggiare sulle colline di Custoza davanti al villino di un noto avvocato che si era giorni prima rivolto proprio alla Sistemi Sicuri per un preventivo sull'installazione di alcuni antifurto… In quel momento avevano capito la comune passione! … Il primo colpo lo avevano fatto assieme e la vittima era stata proprio l'avvocato di Custoza. A quello ne erano seguiti molti altri, quasi tutti riusciti: d'altronde, il fatto di conoscere alla perfezione il sistema di antifurto - per averlo progettato e montato - non era certo garanzia di riuscita perché, nel loro lavoro, l'imprevisto era sempre dietro l'angolo. Solitamente operavano in coppia ma qualche volta, con analoghi risultati, si erano cimentati anche da soli. Quello era l'accordo: nessuno dei due doveva sentirsi obbligato verso l'altro. Antonio Politano aveva, nel tempo, messo in piedi quello che lui - in omaggio alla serie cinematografica degli X-Men, che non si stancava mai di rivedere - definiva Cerebro o l'archivio parallelo: un'immensa raccolta di dati ottenuta attingendo in primis ai suoi contatti professionali e, in secondo luogo, ai servigi di un hacker loro amico che, dietro più simbolico che modesto compenso, si era introdotto in tutti i database delle principali aziende che lavoravano nel loro settore. Il risultato era un'enorme quantità di elementi - organigramma, settori di produzione, fatturati, planimetrie, … - in continuo aggiornamento, da dove poter pescare e ricavare tutte le informazioni utili a un loro successivo intervento in loco.  

Fra BATTISTA – (al secolo Giovanni Guerrini). Nato nel 1950 a Firenze. Nato e cresciuto per strada, nella degradata periferia fiorentina degli anni Cinquanta del secolo scorso, aveva vissuto i postumi della guerra, la fame e i soprusi di ogni tipo che un senza famiglia come lui era costretto ad accettare e sopportare. Le zuffe con i coetanei, le lotte per il cibo e i furtarelli per la sopravvivenza l'avevano portato più volte a varcare, seppur per brevi periodi, il portone del carcere minorile. Era un gigante di quasi due metri dall'età difficilmente definibile. Aveva una folta barba bianca, gli occhi di un limpido azzurro chiaro, i lunghi capelli grigi portati raccolti in una treccia bassa sulla nuca e numerose rughe che gli caratterizzavano il viso.

Sara BORDIELLO - Magistrato. Nata nel 1964 in un paesino dell'entroterra romagnolo, da una famiglia di braccianti agricoli che si sono svenati per farla studiare. Sanguigna e genuina come la sua terra. Ha una figlia di 25 anni (Marzia) che sta terminando l'Università. Figlia avuta a 30 anni da una relazione complicata dalla quale è uscita piuttosto malconcia. Altezza media, capelli lisci e corti, ancora nerissimi nonostante le aggressioni dell'età, grandi occhi nocciola, sguardo pungente e malinconico, … Poco curata nel vestire, non era per niente interessata a esaltare la sua femminilità ma, inconsciamente, utilizzava quasi sempre jeans piuttosto attillati e camicie che a malapena nascondevano l'abbondanza con la quale Madre Natura era stata nei suoi confronti piuttosto generosa.

Torna ai contenuti | Torna al menu