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Nativi americani
"Nell'immaginario collettivo del mondo bianco il West è sempre stato più mitico che reale, un luogo del sogno e della libertà, lo sconfinato orizzonte verso cui dirigersi per sfuggire alle limitazioni e alle restrizioni imposte dal mondo "civile", il luogo dove rifarsi una vita. La Frontiera, concetto creato soprattutto dal cinema di Hollywood e da tutto quanto venne dopo (nel nostro paese fumetti come Tex o Il Piccolo Ranger), è stata per generazioni lo spazio in cui sfogare ansietà e tensioni, il luogo in cui l'immaginario collettivo intraprendeva avventure al di fuori dei confini troppo stretti della routine quotidiana di una qualsiasi periferia italiana fatta di palazzoni, lavoro, scuola, grigiore e poco altro.
Negli anni Sessanta e Settanta siamo cresciuti immaginando interminabili assedi a Fort Alamo, giocando a inscenare eterne battaglie fra indiani e cow-
Il West esiste ancora. Esiste ancora la terra degli indiani, frammentata in centinaia di riserve sparse tra Canada e Stati Uniti. …
… Gli indiani oggi non si chiamano più indiani, ma nativi americani, correggendo lo storico errore del massacratore Cristoforo Colombo che credeva di essere approdato in Asia. Certo, il Popolo Rosso è fatto anche di contraddizioni stridenti, di alcolismo e disoccupazione, di terribili lotte fratricide, di inadattabilità alla società moderna, ma è anche un popolo che ha resistito a cinquecento anni di genocidio culturale e fisico. E, come accade in ogni luogo di grande insegnamento spirituale, le contraddizioni e le ombre permettono l'esistenza di grandi luci e di grandi speranze."
Tratto da:
Marco MASSIGNAN: Guida alle riserve indiane
XENIA Edizioni, Milano, 1999
Cos'altro aggiungere che già non sappiamo?
Quello che è stato fatto nel XIX secolo è stato ampiamente studiato. Il genocidio è avvenuto per mano militare (esercito), per mano civile (i coloni), per mano scientifica (colera, vaiolo influenza e altre malattie verso le quali gli indiani delle pianure non avevano nessuna immunità). Per mano fraterna, quando le tribù dell'Est sono state spostate a Ovest, incontrando altri nativi che già popolavano quelle aree e con i quali necessariamente sono entrati in contrasto e in guerra. Per fame, attraverso la decimazione della loro principale risorsa, il bisonte: si valuta in circa 15 milioni il numero di bufali uccisi dall'uomo bianco, facendo sì che nel 1880 le grandi mandrie fossero praticamente sterminate.
Il genocidio è continuato nel XX secolo. Dopo il confinamento nelle riserve delle poche migliaia di nativi rimasti, la strategia governativa è stata portata avanti sottraendo poco a poco anche le terre loro promesse, riducendo sempre più i territori delle riserve, affamandoli, segregandoli, ignorandoli, civilizzandoli attraverso l'abuso dell'alcool e di varie droghe.
E che dire degli esperimenti nucleari? Negli anni '50 e '60 del secolo appena passato, mentre gli inglesi facevano esplodere le loro bombe in Australia -
Lo sterminio etnico è poi continuato nelle riserve -