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L’Italia è la terra dei segreti. Solo su Wikipedia, digitando "Misteri italiani", se ne scoprono 55: e probabilmente non ci sono tutti.
La P2, la P3, la P4; la struttura paramilitare Gladio; il piano Solo; i fascicoli SIFAR; la trattativa tra Stato italiano e Cosa Nostra… E poi le stragi: Piazza della Loggia a Brescia, la stazione di Bologna, Capaci, Via D’Amelio, …
Ad un osservatore esterno, l’immagine che appare è quella di un’Italia manovrata, controllata, sottomessa, soggiogata, umiliata, derisa, ingannata, spesso rassegnata … un’Italia che non vorremmo più vedere.
Fra i tanti segreti italiani mi sono imbattuto, incuriosito, nel sito Pluto.
Noi, a Verona, avevamo già una "nostra" base di cui poter parlare: si chiamava West Star (Stella d’Occidente) ed era un immenso bunker antiatomico che avrebbe ospitato (in caso di attacco sovietico) fino a 500 persone, in pratica tutto lo Stato Maggiore delle forze armate della Nato. Nella fantasia popolare questa base strategica era diventata anche missilistica: in caso di guerra, l’intera montagna si sarebbe aperta come per magia, sputando contro il pericolo comunista proveniente da est migliaia di testate atomiche che ci avrebbero salvato dall’invasione.
Dicevo: qui a Verona avevamo già qualcosa di cui parlare. E nemmeno immaginavamo che a Vicenza, a soli 50 chilometri da casa nostra, era da tempo attivo il Sito Pluto, il più grande arsenale atomico d’Europa …
Nel romanzo, un personaggio è stato inserito nel sito Pluto.
Il colonnello Anderson, ovviamente, è frutto di fantasia. Ma non lo è il sito Pluto. Vi consiglio la lettura del testo allegato (un dossier elaborato da vari giornalisti e gruppi non violenti di Vicenza) che vi farà capire cosa avevano pensato per noi i nostri governanti di quel tempo.